La solidarietà non va in pensione
“È come se i bambini siriani fossero i nostri nipoti”
Angela, Armando, Diana, Doris, Luca, Lucrezia, Nando, Patrizia, Piero e Sandro: dopo anni di lavoro e dedizione è finalmente giunto per loro il momento della pensione, ma prima di chiudere questa fase della vita fanno una richiesta ai colleghi: “Non fateci regali; fate una donazione per i bambini siriani”. E così è stato: più di 2000 euro donati alle associazioni italo-siriane Onsur (Campagna Mondiale di Sostegno al Popolo Siriano) e Ossmei (Organizzazione Siriana dei Servizi medici e di emergenza in Italia) per sostenere l’impegno umanitario in Siria. Un dono fatto col cuore, col desiderio di dare un aiuto ai civili stremati da una guerra che sta per entrare nel quarto anno. “Abbiamo pensato a tutta quella gente che non ha più una casa, a quei bambini che non vanno a scuola, a quegli ospedali dove ormai mancano persino i farmaci base. Della Siria si parla poco e le notizie sono spesso confuse, così ci si dimentica di questo dramma, ma l’emergenza umanitaria richiede davvero l’impegno di tutti noi. È come se quei bambini fossero i nostri nipoti” – hanno raccontato -. “Vedo periodicamente i volontari caricare ambulanze e container e poi partire di persona per la Siria – dice Piero – e ho voluto, insieme ai colleghi, dare anche il mio contributo, perché non si può restare indifferenti. Siamo tutti fratelli”.
I neo pensionati della sede provinciale dell’Inps di Ancona hanno affidato il loro dono a Marina, loro collega, nonché volontaria instancabile che partecipa da mesi ormai alla raccolta di farmaci, latte in polvere, materiale ludico didattico e vestiario che le due associazioni portano direttamente in Siria attraverso le missioni (13 in due anni e mezzo) a bordo delle autoambulanze (ne sono state consegnate 62 che hanno raggiunto diverse località della Siria ) e con l’invio di container (12 in totale). Un passaggio di mano in mano, di cuore in cuore, per far arrivare un gesto concreto di solidarietà alla popolazione civile siriana, che mai come ora ha bisogno di aiuto. Non solo non cessano i bombardamenti e le atrocità, ma sempre più persone dipendono ormai esclusivamente dagli aiuti umanitari. Secondo i dati Unicef, almeno 5,5 milioni di bambini sono stati colpiti dal dramma.
Ogni goccia nel mare può fare la differenza e questo gruppo di colleghi dal cuore d’oro lo ricorda a tutti con un bellissimo gesto di solidarietà.
Per informazioni, visita il nostro sito oppure www.ossmei.com
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